giovedì, giugno 30, 2005

...

RAGAZZI, IO NON CI STO CAPENDO PIU' NIENTE!
CERCHIAMO UN PO' DI RISOLVERE QUESTA FACCENDA, BOH!
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Luca

TUTTO IL MONDO CI GUARDA!




Cliccate un po' sull'immagine per ingrandirla! Sono le statistiche che riportano le visite al nostro blog effettuate dai vari paesi del mondo.
Praticamente tutta l'Europa ci guarda!
E abbiamo avuto visite da ben quattro continenti su cinque! Manca solo l'Africa, ma lì purtroppo il collegamento ad internet non lo ha quasi nessuno!
Chissà chi è che ci guarda da Singapore! O dall'Estonia! E poi Canada, Giappone? E perfino dall'Australia!
Siamo in tutto il mondo!
un saluto a tutti
magister

Per Gianluca e Giovanni

cari Gianluca e Giovanni,
mi dispiace molto per quello che sta succedendo. E vorrei capire davvero quello che vi sta succedendo. Questo post è indirizzato unicamente a voi, anche se l'argomento riguarda tutti coloro che leggono e scrivono su questo blog.
Giovanni, nell'ultimo commento ti sei lamentato della possibilità che il tuo messaggio venisse cancellato. Ti voglio solo ricordare che su questo blog gli unici post te li ha cancellati Gianluca. E hai detto di non voler scrivere su questo blog proprio in seguito alla cancellazione dei tuoi post da parte di Gianluca. Insomma, ora hai creato un blog proprio con lui? Te ne vai di qui per causa sua e poi ti unisci a lui? Non è spiegabile in alcun modo questo comportamento, ed è sotto gli occhi di tutti. Ti ricordo ancora che io ho censurato sì dei commenti che portavano il nome di "Giovanni" ma erano di quel tale che si firmava col tuo stesso nome per creare scompiglio nel blog. Quindi se ho censurato qualcosa l'ho fatto per difenderti. E tu lo sai bene questo.
Nessuno qui ti ha fatto nulla di male, nè a te nè a Gianluca. Avete polemizzato soprattutto tra di voi, e talvolta attaccato più o meno gratuitamente gli altri. Giovanni io questo te l'ho sempre detto e ho risposto ad ogni tuo commento più o meno offensivo cercando sempre di condurti ad essere più disponibile al dialogo. Così come, Gianluca, sai quante volte ti ho detto più o meno scherzosamente di stare attento a questa tua attrazione per ciò che è ambiguo e nascosto. Non so perchè vi state chiudendo in questo atteggiamento. Vorrei parlarvi personalmente per chiarire alcune cose. Sapete essere intelligenti, ma ora non state dando il meglio di voi.
Infine, rispondendo sempre al commento di Giovanni, vi invito a pensare che vi ho sempre trattato come tutti gli altri, dal primo all'ultimo giorno di scuola. Non ho messo nessuno in posizione più alta rispetto agli altri. Sono qui che da 9 mesi vi sto conoscendo. E questo blog serve anche a questo, a scambiarsi opinioni e quindi a migliorarsi. Nessuno è costretto a partecipare, ma non è bello quello che state facendo.
Viene cancellato il blog. Non si sa come, anche se (per ammissione di Gianluca) c'è più di un motivo per pensare ad un vostro più o meno diretto coinvolgimento. Ma questo non sarebbe nulla. Ma voi poi non scrivete una sola parola in merito, anzi inviate decine di commenti di propaganda per un blog alternativo? Blog che ho visitato e contiene un invito polemico a dire tutto quello che si vuole, come se su questo blog qualcuno vi avesse impedito di esprimervi? E poi messaggi ripetuti a raffica sotto lo stesso post, messaggi per di più anonimi, neppure questo fosse un bagno pubblico! E tutto questo dopo che per due settimane in tutti i modi avete tentato di destabilizzare il clima del blog. Con messaggi falsificati, commenti provocatori, insinuazioni di ogni tipo. E io lì sempre pronto a calmare le acque.
Io vi invito a chiarire la situazione. Scrivete quello che avete da dire. Con sincerità. Scrivere fa bene per questo motivo, ve l'ho sempre detto: ci si chiariscono le idee, perchè per scrivere bisogna prima organizzare un discorso e prima ancora organizzare le idee che si hanno in testa. E se le idee non sono sempre chiare e limpide si vede quando vengono poi scritte. Ed è quello che è accaduto su questo blog. Chi aveva meno confusione in testa si è visto subito, dal primo all'ultimo commento. Chi sta attraversando un momento difficile invece ha creato problemi a ripetizione.
Ho talmente fiducia anche in voi, Giovanni e Gianluca, che spero che tutto si risolverà. Allora, Giovanni e Gianluca, fuori i motivi del vostro rancore per questo blog. Con chi ce l'avete? Se non parlate, non chiarirete mai nulla. Fuori i motivi. Tirate fuori quello che avete dentro. Ormai quello che è successo è sotto gli occhi di tutti. Vi invito ad un chiarimento. Sapete che molti di voi hanno avuto periodi difficili durante l'anno ma sapete anche che io sono stato sempre pronto a cambiare le mie opinioni al momento opportuno. Per me ora sarebbe facile emettere una condanna, ma non servirebbe a nulla. Perciò parlate e scrivete quello che avete da dire.
Questo blog è una scommessa, ed è una scommessa per me già vinta. Basterebbe anche solo questo episodio per testimoniare il successo del blog. Pensate a quanto vi state conoscendo, stanno uscendo fuori lati di voi che altrimenti rischiavate di tenere dentro per anni ancora. Pensate solo alla timida Francesca, che in classe quasi si nasconde. E ora è uscita fuori così prepotentemente. O a Federica sempre tutta intimorita e spesso estranea alla lezione. E invece ne ha cose da dire, eccome! E poi Ilaria che si mostra disponibile al confronto con Luca. E Luca che promette di dare il meglio di sè. E poi voi, ovviamente, cari Gianluca e Giovanni, con post molto interessanti (quando volete!). E tutti gli altri.
Scrivere aiuta molto.
Scrivete, scrivete, scrivete.
Perchè è importante raccontarsi, raccontare la propria storia, proprio come diceva il dottor mate. La storia di ognuno di noi ha un senso solo quando è vissuta con consapevolezza. E quando si scrive aumenta la consapevolezza e la conoscenza di noi stessi, perchè siamo costretti a guardarci dentro. Cerchiamo quindi di scrivere per fare i conti con la nostra coscienza.
Ha detto Eschilo nelle "Eumenidi": L'angoscia nasce dall'incoscienza, nasce dalla coscienza quella felicità, che è la meta mortale.
Vi saluto tendendovi la mano, come al solito (e se mi conoscete, sapete che non è un gesto di debolezza...)
magister A.

martedì, giugno 28, 2005

"Repetita iuvant": pensum primum.

Inizia il corso di latino estivo! Il nome del corso sarà “Repetita iuvant”, ovvero “Le cose ripetute giovano”, e a voi giova ripetere il latino. Allora si parte!

PENSUM PRIMUM ("Esercizio n. 1")

Entro domenica traducete le seguenti frasi. Mettete le vostre personali traduzioni nei commenti a questo post. Le frasi sono tratte dall’esercizio n. 28 a pag. 36 del testo Synthesis.
Prima di tradurre le frasi sarebbe bene ripassare le prime 3 declinazioni, gli aggettivi delle 2 classi, l’indicativo e il participio presente dei verbi.

1. Omnes deambulant libenter cum viro sapienti.
2. Cibos suaves et nutrientes probamus, nocentes ab ore repellimus.
3. Caesar incolumitatem concessit omnibus victis clementiam implorantibus.
4. Nuntii invenerunt Cincinnatum in praedio trans Tiberim, terram viribus suis colentem.
5. Memores esse debemus non solum contumeliarum, sed etiam beneficiorum.

La traduzione corretta delle frasi sarà online fra 3-4 giorni e comunque entro domenica 3 Luglio.
Avvisate chi non legge il blog. Il libro lo hanno tutti, quindi tutti possono esercitarsi!
Buon lavoro!

Magister A.

lunedì, giugno 27, 2005

Spes ultima dea

E' stato cancellato un mese di vita del blog. Non so come sia stato possibile. Forse non voglio neppure saperlo.

Proprio ieri vi dicevo che questo blog è un qualcosa di unico ed è stato per me un'esperienza stupenda. Avete (abbiamo) scritto su questo blog delle cose davvero straordinarie. Forse non ve ne siete resi conto. Sono molto triste in questo momento. Ho dedicato molto tempo a questo blog e ora è stato totalmente raso al suolo. Neppure i barbari fecero uno scempio simile a Roma, capitale della civiltà. Questo subito dal blog assomiglia molto agli attacchi subiti dalla civilissima Roma da parte dei rozzi e incivili popoli del Nord. Questa è la prima cosa che mi viene da pensare. Un blog civile vittima dei barbari di internet. Certo qui può essere stato un errore. Ma sbagliare quando si ha in mano una cosa così preziosa è comunque una colpa. Se si ha una fragile pietra preziosa in mano si fa attenzione a non farla cadere. Vi ho sempre detto che, possedendo la password, bastano 2 secondi per cancellare un blog. Vi ho reso protagonisti assoluti dandovi la possibilità di gestire la password. Avevate questa grande responsabilità.

Tutti i vostri splendidi messaggi sono per sempre cancellati. Ho provato in tutti i modi a recuperarli ma penso sia inutile. Persi per sempre.

Ho qualche post conservato, ma non so se sia il caso di rimetterlo in questo blog risorto. Forse ho preteso troppo da voi. Forse pretendo troppo. Ma cerco di tirare fuori il meglio da ognuno di voi. Se questa è una colpa, sono colpevole.

Sono per la prima volta sfiduciato. Ultimamente alcuni di voi hanno creato problemi a ripetizione su questo blog, ho cercato sempre di riportare tutto su un piano di ragionevolezza. Mi dispiace per chi sul blog è stato sempre molto (pro)positivo e che sicuramente non ha nulla a che fare con questa storia.

Forse vi chiedo di ricominciare come se nulla fosse accaduto, ma non so neppure io in questo momento. Ho impiegato molto tempo e molta fatica a gestire questo blog. Non è facile, soprattutto con alcuni di voi. Ma è stato comunque un piacere e una gioia. Ora vedere tutti questi sforzi vanificati davvero è dura.

Il blog è un diario, lo sapete penso, è l'abbreviazione di weblog, che significa "diario su internet". E i diari hanno senso anche perchè si possono rileggere, sono la nostra memoria. Abbiamo perso parte della nostra memoria.

Anche se... vi dico la verità... niente potrà mai cancellare quello che abbiamo scritto nel mese passato in questo blog. Io lo ricordo perfettamente e spero anche voi. Certo materialmente non c'è più, ma se sono state cose importanti le ricorderemo sempre e comunque.

Con rammarico... ma sempre con speranza...

magister vester

Non so se ho fatto bene

... non so se ho fatto bene a riattivare questo blog dopo che qualcuno lo ha cancellato.
Vedremo...
magister

sabato, giugno 25, 2005

La famiglia

Ragazzi volevo dirvi una cosa. Una cosa che già vi avevo detto l’ultimo giorno di scuola. Ci pensavo proprio ieri a proposito di alcune riflessioni che sto facendo in questi giorni.
Riflettevo sull’importanza della famiglia. Ritengo, come vi avevo già detto, che quello che voi siete è in gran parte merito delle vostre famiglie. Anche senza conoscere tutti i vostri genitori sono sicuro di quello che vi sto dicendo. Ragazzi come voi non crescono così per caso. So bene quanto è facile perdersi dietro a modelli sbagliati al giorno d’oggi. E se non c’è una famiglia che sia da guida, i ragazzi rischiano di perdersi facilmente e a volte tragicamente. Io sono stato fortunato ad avere trovato voi già educati ai migliori valori della vita e per me il lavoro è stato semplice. Se poi ho aggiunto qualcosa al lavoro dei vostri genitori, questa è (e rimarrà) una grandissima gioia.
Voglio ricordarvi una sola cosa: solo la famiglia e la scuola tengono realmente alla vostra educazione. Tutto il resto che vedete in giro è al 95% non interessato alla vostra educazione e al vostro miglioramento, ma è interessato unicamente al proprio interesse e al proprio profitto. Quindi state attenti a prendere a modello pensieri, modi e comportamenti provenienti da altri ambienti. Ricordate: analizzate e selezionate con cura ogni cosa, proprio come fate per l’analisi dei testi letterari (a questo serve!). Analizzate e poi selezionate ogni cosa che sentite e che vi viene proposta: questo vale a casa come a scuola (anche quello che dice un genitore o un professore può a volte non essere giusto!), ma vale soprattutto negli ambienti al di fuori della casa e della scuola, dove in pochi hanno a cuore la vostra educazione e il vostro miglioramento. Avete capito che mi riferisco soprattutto ai modelli provenienti dai mass-media, modelli di cui moltissimi ragazzi che hanno la vostra età sono completamente vittime. Voi per fortuna ne siete quasi fuori, e questo, secondo me, soprattutto per merito dei vostri genitori, che hanno saputo tirar fuori i veri valori dai vostri cuori. Poi, è chiaro, è anche merito vostro. Non vi voglio togliere tutto il merito! Volevo solo darne una parte alla vostra famiglia.
Presto scriverò un articolo completo sul mio blog che riguarda proprio questo tema. Appena lo completo ve lo farò leggere. Il tema dell’educazione e dei mass media è uno di quei temi fondamentali di cui purtroppo non ho avuto modo di parlarvi pienamente. Cercherò di rimediare ora. Mi sento di doverlo fare, perché è davvero importante. Ho detto prima che siete quasi fuori da alcune trappole, ma non ne siete ancora del tutto fuori (me ne sono accorto l’altra sera a cena da alcuni vostri discorsi).
Allora, ricordatevi di salutarmi i vostri genitori (ma fatelo davvero!).
Per favore avrei piacere che questo messaggio arrivasse a tutti voi ragazzi e quindi a tutti i genitori. Quindi per cortesia avvertite anche chi normalmente non legge il blog, e cioè Stefano, Egidio, Rosy, Maria Sole, Enza.
Un abbraccio e a presto
Magister vester

p.s. Un’ultima cosa: prima di considerare buona un’idea, buono un atteggiamento, un comportamento, cercate di analizzare bene ogni cosa, sottoponetela ad una critica spietata. Solo così riuscirete a comprendere quello che è bene e quello che è male, quello che è bello e quello che è brutto, quello che è giusto e quello che è sbagliato. Non fate scegliere agli altri quello che è bene per voi, sceglietevelo voi stessi!

giovedì, giugno 09, 2005

Guido e la donna...

GUIDO GUINIZZELLI
Io voglio del ver la mia donna laudare


Io voglio del ver la mia donna laudare
Ed assemblarli la rosa e lo giglio:
Più che stella diana splende e pare,
e ciò ch'è lassù bello a lei somiglio.

Verde rivera a lei rasembro e l'are,
tutti color di fior', giano e vermiglio,
oro ed azzurro e ricche gioi per dare:
medesimo Amor per lei rafina meglio.

Passa per via adorna, e sì gentile
ch'abassa orgoglio a cui dona salute,
e fa 'l de nostra fé se non la crede;

e nolle po' apressare om che sia vile;
ancor ve dirò ch'ha maggior vertute:
null'om po' mal pensar fin che la vede.

Hodie mane magister vester commotus est.

Hodie mane magister vester commotus est.
Ragazzi carissimi,
volevo dirvi che oggi per me è stato uno di quei momenti che non dimenticherò mai. Ci sono alcune cose, in questa nostra strana, assurda e indecifrabile esistenza, che non si possono dimenticare. Mai. Sono quei momenti in cui ti senti davvero vivo, in cui tutto il nostro corpo e la nostra anima vibra insieme e allo stesso momento. E oggi è stato per me uno di questi rarissimi momenti. Oggi ero così vivo che non riuscivo a controllare più nulla. Ed è stato bellissimo così. La voce non voleva proprio saperne di uscire, e invece le lacrime volevano uscire per forza.
Non avevo ancora detto nulla. Mentre voi parlavate del più e del meno, ho provato più volte a dirmi "Ora basta, ti fai forza e parli". Ma immediatamente sentivo un blocco dentro, quelle lacrime che volevano uscire prepotentemente. E pensavo "Come posso parlare se sono già commosso prima di iniziare? E' imbarazzante." Poi ho guardato l'ora, mancavano solo 15 minuti e ho detto "O adesso o mai più, se non lo faccio adesso me ne pentirò per sempre". Perchè come potevo non dirvi nulla dopo quello che mi avete dato? Dopo le emozioni che mi avete trasmesso? Sarei stato uno stupido, veramente uno stupido. E allora ho parlato. E già la voce non era più la mia, mi si strozzava in gola. Ma che potevo farci? E' colpa vostra se mi si strozzava! ;-> Se foste stati meno buoni, avrei parlato con meno commozione. Ma come potevo non commuovermi? Non ho mai dovuto trattenere tanto le lacrime come oggi. Mai. E penso che io questo devo dirvelo. Devo assolutamente dirvelo. Poi ho parlato, ho parlato in confusione. Una cosa, poi un'altra, poi un'altra ancora. Senza un filo logico. Erano solo cose che uscivano senza controllo. Scusate. Più vi guardavo e più ero incapace di controllarmi e mettere ordine al discorso. La dolce Ilaria dice che io oggi vi ho espresso i miei sentimenti per voi. In realtà non ho detto che una minima parte di quello che avrei da dirvi. Ho detto delle cose così semplici, dopo averne pensate talmente tante in questi mesi. Ma forse doveva essere così. Forse è inutile fare grandi ragionamenti per esprimere sentimenti così semplici. Proprio come quella nostra poesia, che mi è uscita semplice semplice, come siete voi e com'è il sentimento che mi lega a voi. Semplice ma fortissimo.
Non ci crederete ma già mi viene da scrivere un'altra poesia. :->
Sono profondamente commosso anche ora mentre scrivo. Ho davvero il cuore pieno. Ho un solo pensiero un po' triste che si affaccia ogni tanto... penso che da oggi non sono più il vostro magister. Insomma... non vi vedrò più lì di fronte a me con quegli sguardi tanto teneri. Non faremo più l'analisi dei testi insieme. E sabato non ci sarà laboratorio di latino... domani è venerdì e non avrò da prepararvi il laboratorio. Queste cose mi mancheranno davvero. Mi mancheranno perchè sono cose che mi legano a voi. Anche se spero che non ci perderemo di vista e che altre cose ci uniranno. Se è un qualcosa di vero che ci lega, allora continuerà anche al di fuori dalla forma da cui è nato. E io sento che tutto questo è vero. Spero, in pratica, che non ci lasceremo condizionare dalla mutata situazione, e che continueremo a sentirci e vederci. Spero che non cambi nulla.
Quando sarò un po' meno emozionato, prometto di dirvi molte altre cose. E prometto a me stesso che non avrò più timore di commuovermi davanti a voi. E' davvero strano avere vergogna di commuoversi. Chissà perchè, ma abbiamo tutti questa paura. Paura e vergogna che ci vedano piangere. Ma forse è bella anche questa vergogna. E' sempre una cosa vera.
un abbraccio a tutti i miei piccoli ragazzi da...
magister vester (mi posso ancora firmare così?)
p.s. Quasi quasi il laboratorio ve lo preparo lo stesso! :-D
p.p.s. Ragazze... ogni vostra lacrima la porto dentro di me.

venerdì, giugno 03, 2005

Fuori dalle trappole!


Cari discipuli,
siamo quasi alla fine dell'anno, vi vorrei dire tante cose ma forse il blog non è il canale migliore; lo farò a voce, martedì o altre volte che ci vedremo in seguito.
Ora vi parlerò in termini pirandelliani, sicuro che mi capirete.
Non so se vi siete resi conto, ma quest'anno siete stati capaci di uscire da tantissime trappole, una dopo l'altra. E io con voi. Tanti successi. Tante vittorie. Poi magari parleremo con calma di questi vostri meriti.
Ora però vi chiedo un'ultima cosa. Ho già notato in classe (e me ne dispiace) che l’argomento “cena di fine anno” ha creato spaccature e divisioni. In verità non ha creato, ma ha incrementato certe spaccature fra di voi.

Volevo parlarvi già da tempo di queste divisioni, perchè mi sembra che nascano tutte da un grande errore di valutazione (che fate tutti, da una parte e dall'altra!).

Mi sento di aiutarvi a risolvere queste incomprensioni, perché ci tengo molto a voi e mi dispiace quando vi vedo litigare. È veramente un peccato che ragazzi come voi non riescano a capirsi e a conoscersi per quello che sono.

Questa è l’ultima cosa che vi chiedo per la fine dell’anno, l’ultima ma forse la più importante. Seguitemi un attimo. Alcune prese di posizione che avete gli uni verso gli altri sono veramente dannose e autolesioniste. Io, guardandovi da una posizione privilegiata, ho capito tutto quello che è successo e che sta succedendo fra di voi. Beh, forse non ho compreso proprio tutto, ma penso che molto l’ho intuito. Chiaramente io non so mille cose di voi e dei vostri rapporti, ma una cosa mi è piuttosto chiara. Ed è proprio questa cosa il motivo delle vostre incomprensioni. Ed è questa cosa su cui vi invito a riflettere. Martedì quando ci saremo – spero - tutti, vi dirò quello che penso. Ma prima di allora vi chiedo quest’ultimo sforzo. Pensate alla vostra situazione in classe e alle tensioni che si creano tra alcuni di voi; ebbene, la situazione in cui vi siete messi non è che una trappola. Possibile che non ve ne siete ancora accorti? Per questo motivo non risolvete ancora nulla, perché non vi rendete conto che se non uscite da questa trappola (che vi siete creati da soli) non riuscirete mai a risolvere neppure un problema così piccolo come la cena di fine anno! Pirandello lo avete studiato e capito bene. Ora si tratta di metterlo in pratica. In che modo siete caduti in trappola? Come uscirne? Pensateci, non è difficile.

Martedì parleremo di questa cosa, che mi sta davvero a cuore. Vi conosco bene e non potete essere divisi. Non su certe cose. Ma per ora non voglio dirvi di più. Pensate… è l’ultima cosa che vi chiedo…

Siamo usciti insieme da tante trappole, rimane ancora l'ultima…

un abbraccio

Magister Antonius

p.s. Avvertite di questo post tutti coloro che non visitano il blog. Desidero la partecipazione di tutti.

p.p.s. A pensarci bene Pirandello avrebbe fatto della vostra situazione una bella novella. E magari, chissà, ci avrebbe messo dentro anche me! Tutti in trappola, voi ed io! Forse la scriverò io una novella su di voi... anzi... su di noi...