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RAGAZZI, IO NON CI STO CAPENDO PIU' NIENTE!
CERCHIAMO UN PO' DI RISOLVERE QUESTA FACCENDA, BOH!
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Luca
Il blog della II L 2004/05 - Liceo "Grassi" di Latina --- NON SCHOLAE SED VITAE DISCIMUS
RAGAZZI, IO NON CI STO CAPENDO PIU' NIENTE!
E' stato cancellato un mese di vita del blog. Non so come sia stato possibile. Forse non voglio neppure saperlo.
Proprio ieri vi dicevo che questo blog è un qualcosa di unico ed è stato per me un'esperienza stupenda. Avete (abbiamo) scritto su questo blog delle cose davvero straordinarie. Forse non ve ne siete resi conto. Sono molto triste in questo momento. Ho dedicato molto tempo a questo blog e ora è stato totalmente raso al suolo. Neppure i barbari fecero uno scempio simile a Roma, capitale della civiltà. Questo subito dal blog assomiglia molto agli attacchi subiti dalla civilissima Roma da parte dei rozzi e incivili popoli del Nord. Questa è la prima cosa che mi viene da pensare. Un blog civile vittima dei barbari di internet. Certo qui può essere stato un errore. Ma sbagliare quando si ha in mano una cosa così preziosa è comunque una colpa. Se si ha una fragile pietra preziosa in mano si fa attenzione a non farla cadere. Vi ho sempre detto che, possedendo la password, bastano 2 secondi per cancellare un blog. Vi ho reso protagonisti assoluti dandovi la possibilità di gestire la password. Avevate questa grande responsabilità.
Tutti i vostri splendidi messaggi sono per sempre cancellati. Ho provato in tutti i modi a recuperarli ma penso sia inutile. Persi per sempre.
Ho qualche post conservato, ma non so se sia il caso di rimetterlo in questo blog risorto. Forse ho preteso troppo da voi. Forse pretendo troppo. Ma cerco di tirare fuori il meglio da ognuno di voi. Se questa è una colpa, sono colpevole.
Sono per la prima volta sfiduciato. Ultimamente alcuni di voi hanno creato problemi a ripetizione su questo blog, ho cercato sempre di riportare tutto su un piano di ragionevolezza. Mi dispiace per chi sul blog è stato sempre molto (pro)positivo e che sicuramente non ha nulla a che fare con questa storia.
Forse vi chiedo di ricominciare come se nulla fosse accaduto, ma non so neppure io in questo momento. Ho impiegato molto tempo e molta fatica a gestire questo blog. Non è facile, soprattutto con alcuni di voi. Ma è stato comunque un piacere e una gioia. Ora vedere tutti questi sforzi vanificati davvero è dura.
Il blog è un diario, lo sapete penso, è l'abbreviazione di weblog, che significa "diario su internet". E i diari hanno senso anche perchè si possono rileggere, sono la nostra memoria. Abbiamo perso parte della nostra memoria.
Anche se... vi dico la verità... niente potrà mai cancellare quello che abbiamo scritto nel mese passato in questo blog. Io lo ricordo perfettamente e spero anche voi. Certo materialmente non c'è più, ma se sono state cose importanti le ricorderemo sempre e comunque.
Con rammarico... ma sempre con speranza...
magister vester
... non so se ho fatto bene a riattivare questo blog dopo che qualcuno lo ha cancellato.
Ragazzi volevo dirvi una cosa. Una cosa che già vi avevo detto l’ultimo giorno di scuola. Ci pensavo proprio ieri a proposito di alcune riflessioni che sto facendo in questi giorni.
Cari discipuli,
siamo quasi alla fine dell'anno, vi vorrei dire tante cose ma forse il blog non è il canale migliore; lo farò a voce, martedì o altre volte che ci vedremo in seguito.
Ora vi parlerò in termini pirandelliani, sicuro che mi capirete.
Non so se vi siete resi conto, ma quest'anno siete stati capaci di uscire da tantissime trappole, una dopo l'altra. E io con voi. Tanti successi. Tante vittorie. Poi magari parleremo con calma di questi vostri meriti.
Ora però vi chiedo un'ultima cosa. Ho già notato in classe (e me ne dispiace) che l’argomento “cena di fine anno” ha creato spaccature e divisioni. In verità non ha creato, ma ha incrementato certe spaccature fra di voi.
Volevo parlarvi già da tempo di queste divisioni, perchè mi sembra che nascano tutte da un grande errore di valutazione (che fate tutti, da una parte e dall'altra!).
Mi sento di aiutarvi a risolvere queste incomprensioni, perché ci tengo molto a voi e mi dispiace quando vi vedo litigare. È veramente un peccato che ragazzi come voi non riescano a capirsi e a conoscersi per quello che sono.
Questa è l’ultima cosa che vi chiedo per la fine dell’anno, l’ultima ma forse la più importante. Seguitemi un attimo. Alcune prese di posizione che avete gli uni verso gli altri sono veramente dannose e autolesioniste. Io, guardandovi da una posizione privilegiata, ho capito tutto quello che è successo e che sta succedendo fra di voi. Beh, forse non ho compreso proprio tutto, ma penso che molto l’ho intuito. Chiaramente io non so mille cose di voi e dei vostri rapporti, ma una cosa mi è piuttosto chiara. Ed è proprio questa cosa il motivo delle vostre incomprensioni. Ed è questa cosa su cui vi invito a riflettere. Martedì quando ci saremo – spero - tutti, vi dirò quello che penso. Ma prima di allora vi chiedo quest’ultimo sforzo. Pensate alla vostra situazione in classe e alle tensioni che si creano tra alcuni di voi; ebbene, la situazione in cui vi siete messi non è che una trappola. Possibile che non ve ne siete ancora accorti? Per questo motivo non risolvete ancora nulla, perché non vi rendete conto che se non uscite da questa trappola (che vi siete creati da soli) non riuscirete mai a risolvere neppure un problema così piccolo come la cena di fine anno! Pirandello lo avete studiato e capito bene. Ora si tratta di metterlo in pratica. In che modo siete caduti in trappola? Come uscirne? Pensateci, non è difficile.
Martedì parleremo di questa cosa, che mi sta davvero a cuore. Vi conosco bene e non potete essere divisi. Non su certe cose. Ma per ora non voglio dirvi di più. Pensate… è l’ultima cosa che vi chiedo…
Siamo usciti insieme da tante trappole, rimane ancora l'ultima…
un abbraccio
Magister Antonius
p.s. Avvertite di questo post tutti coloro che non visitano il blog. Desidero la partecipazione di tutti.
p.p.s. A pensarci bene Pirandello avrebbe fatto della vostra situazione una bella novella. E magari, chissà, ci avrebbe messo dentro anche me! Tutti in trappola, voi ed io! Forse la scriverò io una novella su di voi... anzi... su di noi...